Ebbene si, come potete intuire dal titolo ho corso 42 km e 195 m nel giardino di casa mia, come mi è venuta l’idea?
Dopo una dura e lunga preparazione invernale finalmente arriva la primavera e si iniziano le gare!
Avevo previsto vari step che mi avrebbero portato alle varie competizioni, come al primo di marzo ad affrontare la prima mezza maratona della stagione a Londra e i primi di aprile avrei dovuto affrontare la maratona a Milano…. La prima gara sono riuscito ad affrontarla e portala a casa, con un risultato per me dignitoso, tra l’altro penso sia stata una delle ultime gare ufficiali disputate in Europa prima del lock down.
Purtroppo, circa una settimana dopo la mezza maratona cominciano i problemi seri in Italia a causa del COVID19…oltre a tutti i problemi sanitari ,economici, finanziari arriva anche l’annullamento della nostra valvola di sfogo, tutte le competizioni sportive, e dopo tutta la fatica fatta nel periodo più duro dell’anno “mi giravano un po’ le palle” lasciar perdere così i miei obbiettivi. La settimana successiva lo Stato imponeva anche il divieto sulla attività sportiva in strada, quindi con il morale proprio a terra, niente allenamenti e niente gare!
Così, in un pomeriggio di noia la mia ragazza mi chiese quanti metri poteva essere lungo il giro del mio giardino per fare un piccolo circuito per allenarsi.
E niente, mi infilo le scarpe e misuro quanto era lungo il perimetro, 580 metri, ed alla fine mi sono ritrovato a completare 10 giri.
La sera a cena parlandone davanti ad una bella birra scattò l’idea, perché non provare a fare la maratona nel mio giardino?
Il giorno dopo iniziavano i test, non tanto per la forma fisica ma per vedere se la mia testa poteva reggere un circuito cosi monotono ripetuto 73 volte, così provai con i 10 km.
Capii subito che il dislivello che andavo ad affrontare sarebbe stato troppo elevato per tutti quei km, così pensai di accorciare il giro di circa 30 metri e quindi sulla distanza avrei tolto circa 300 metri di dislivello (non male).
La scelta iniziale era di usare le scarpe da trail, dato che per il 80% del percorso avrei corso su prato, ma visto che avevo preparato tutti i lunghi con le mie asics gt2000 optai per non rischiare e correre con quelle.
2 giorni dopo ultimo test da 15 km, e mentre correvo cominciavano a saltare fuori tutti le idee più malsane che mi potevano venire in mente, ad esempio: perché non simulare proprio una gara con ristori, tifosi, cartello dello start line and finish line e infine il podio?
Così sentii i miei più fedeli amici e consiglieri per capire cosa ne pensavo di questa idea, come al solito il loro consiglio quando si tratta di affrontare certe sfide è di farsi poche domande e portare a casa il risultato!
Il giorno prima della gara fu più faticoso della gara stessa ahah non vero ma quasi… Perché l’organizzazione di tutto è stata impegnativa ma divertente per passare un po’ di tempo in maniera diversa.
La sera prima della mia impresa mi sentito quasi più teso che affrontare la una vera e propria gara perché non sapevo come sarebbe andata a finire e se sarei riuscito oppure no a finire questa pazza impresa.
Il mattino della gara mi sono svegliato 3 ore prima per una bella colazione, intervista per il grande pubblico, 2 riprese prima di partire e via!!
I primi 10 km sono volati, avevo previsto, come in genere faccio, ogni 5 km di bere e ogni 10 km un gel per tenere viva l’energia….alla mezza maratona sono arrivato meglio delle mie previsioni, ma come si sa nelle maratone i problemi arrivano dopo…quando avevo percorso circa 28 km la fatica cominciava a farsi sentire e dato che la gara che dovevo affrontare non prevedeva tutto quel dislivello (quasi 600 metri) mi sono trovato più affaticato del previsto.
Arrivato a 30 km, la fase critica, ho dovuto rallentare ulteriormente, ma mai e poi mai mi è venuto in mente di mollare!!!
Gli ultimi 12 km sembravano infiniti, tra il ritmo che oramai era diventato più lento, la stanchezza e la monotonia del giro non era facile… davvero non passava mai!!! Ma alla fine ecco che quando ho visto il cartello dei 40 km l’energia è come se mi fosse tornata! (per modo di dire)
4 giri, davvero lunghi, conditi da crampi e fame (anche perché era ora di pranzo) e sembravano davvero infiniti. Quando ho iniziato l’ultimo giro, non credevo nemmeno io quello che stavo per fare!!
Penso sia stata una delle sfide più difficili della mia vita… però una delle più grandi soddisfazioni.
Una parte del merito della riuscita della mia impresa è di Marina che giro dopo giro era sempre lì a sostenermi e soprattutto dei miei coach che, allenamento dopo allenamento, mi hanno insegnato a non mollare mai!!!
E alla fine, finalmente arrivo al traguardo e con tanto di nastro sponsorizzato SPHERA e podio finale.
E con grande sorpresa sono arrivato… PRIMO!
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